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Milano -

 

COMUNICATO STAMPA

 

 

Cgil Cisl Uil vogliono scippare 20/25 euro ai lavoratori non iscritti

 

La CUB si è attivata per diffidare le associazioni datoriali e le aziende dall’effettuare il prelievo forzoso attraverso il silenzio-assenso. Non deve esserci nessuna trattenuta senza che il lavoratore fornisca apposito e preventivo consenso. Piergiorgio Tiboni, coordinatore nazionale CUB: “Oltre al danno anche la beffa. Non solo firmano contratti lontani dagli interessi e dalle esigenze dei lavoratori ma inseriscono anche un prelievo sui non iscritti. E’ inammissibile: giudichiamo questo comportamento illegittimo e se le trattenute verranno effettuate presenteremo altrettante denunce per appropriazione indebita”.

 

 

Nell’accordo di rinnovo della parte economica del contratto collettivo nazionale del lavoro del settore tessile e in quello del biennio del settore telecomunicazioni è stata inserita una contribuzione straordinaria che varia da 20 o 25 euro (10 per i part-time) a carico dei lavoratori non iscritti alle organizzazioni stipulanti il contratto, da trattenere sulle competenze a saldo del mese di maggio 2006. Nel testo esposto nei luoghi di lavoro si informa che i lavoratori dissidenti potranno evitare la trattenuta solo inviando un’apposita lettera agli uffici dell’azienda entro 5 giorni lavorativi.

 

Si tratta all’evidenza di uno stravolgimento dei più elementari principi giuridici. Sia che la trattenuta sindacale venga considerata come una delegazione di pagamento o come cessione di credito, in entrambi i casi deve essere fornito apposito (e preventivo) consenso scritto da parte del singolo lavoratore. In questo caso invece il consenso viene presunto e solo la manifestazione del dissenso vale a impedire la trattenuta.

 

Piergiorgio Tiboni, coordinatore nazionale CUB: “Giudichiamo tale comportamento assolutamente illegittimo: i lavoratori non sono tenuti a manifestare il dissenso rispetto a una operazione che non hanno consentito e che si configura come prelievo forzoso.Qualora la trattenuta venga ugualmente effettuata da parte delle singole imprese, presenteremo, nell’interesse dei lavoratori, altrettante denunce per appropriazione indebita, nei confronti dei singoli responsabili delle direzioni aziendali, oltre ovviamente all’azione giudiziaria avanti al pretore del lavoro per il recupero degli importi illegittimamente trattenuti. E’ davvero incredibile. Oltre al danno anche la beffa. Non solo firmano contratti lontani dagli interessi e dalle esigenze dei lavoratori ma pretendono con il silenzio-assenso di scippare 20/25 euro ai lavoratori non iscritti”.

 

 

 

 

                                                                                                                       

 

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