LA FORMAZIONE ESTERNA

Roma -

    

 NEL CASTELLO DI CAMELOT SI AGGIRA

  ANCORA IL FANTASMA DI CASTRO

 

Credevamo che ormai non ci saremmo più stupiti di niente…ed invece mai dire mai.

Scriviamo questo comunicato con l’amarezza di chi scopre giorno dopo giorno, l’ennesima schifezza, l’ennesimo sopruso, l’ennesimo…non troviamo più neanche le parole.

Da un po’ di tempo a questa parte ci è giunta voce che l’Istituto manda discrezionalmente alcuni colleghi a partecipare a master presso Università sparse sul territorio nazionale. Così abbiamo saputo che mentre ad un collega  laureato in scienze infermieristiche   è stata rifiutata la partecipazione  ad un master in management sulla prevenzione, salute  e sicurezza,  con la giustificazione che non compete all’infermiere tale tipo di attività all’interno dell’Inail (!),   una sua collega, stesso profilo professionale, è stata inviata ad un corso di “organizzazione di eventi” che sicuramente serve di più all’IMMAGINE DELL’INAIL. Non riusciamo neanche più a condire quanto scriviamo con il sarcasmo e con l’ironia: non ce la facciamo.

Ora ci arriva  la segnalazione che il Servizio Formazione della DCRU ha inviato ad alcune  Direzioni Regionali (sicuramente al Veneto, all’Emilia Romagna al Friuli ed alla Lombardia) una nota in cui si comunica che è pervenuta all’Inail la proposta di partecipazione ad  un master in Business Administration, rivolto a dirigenti od a persone che svolgono ruoli di direzione nell’ambito della P.A., da parte della Fondazione CUOA, Centro Universitario di Organizzazione Aziendale.  Costo di un master Euro 12.000, ovviamente a carico dell’Amministrazione. Impegno previsto 4 giorni al mese, oltre 8 ore al mese dedicate all’auto-apprendimento per un totale di 12 mesi.

La lettera del Servizio Formazione si conclude in questo modo:

“…la proposta in questione costituisce un’offerta formativa di indubbia qualità e potrebbe rappresentare un significativo momento di sviluppo professionale per alcune risorse. Si invita, pertanto a valutare l’opportunità di offrire a qualche risorsa di pregio…la possibilità di partecipare all’iniziativa…”.

Non facciamo commenti…pensateci voi.

Noi possiamo solo dirvi che la curiosità ci ha spinto a cercare di capire cosa fosse questa CUOA, non certo un’Università pubblica. Collegandoci al sito internet abbiamo scoperto che la fondazione CUOA,    ha tra i suoi sostenitori la Fiera di Vicenza…Allora ci siamo collegati al sito della Fiera ed abbiamo scoperto che il Direttore Generale…è Maurizio Castro. In ogni caso sempre lo stesso Castro è, come risulta dal programma, il  Direttore Scientifico del master.

Vi basta?

A noi sì, anzi  ce n’è d’avanzo. E’ ancora meglio dei crediti formativi, non serve neanche più coinvolgere tante persone, si fa una selezione mirata e si costruiscono i manager del futuro foraggiando i manager del presente. E la formazione interna? A che serve? A questo punto vogliamo sapere formalmente quanti sono i colleghi che hanno partecipato a corsi “non istituzionali”, l’ammontare della spesa, il tipo di corso frequentato e i criteri di selezione adottati per la scelta delle risorse. Riteniamo che questa sia una richiesta più che legittima. O si vogliono nascondere le cose al sindacato?

Quello che ci sorprende è che nessuno dice niente. Eppure queste notizie in un modo o in un altro circolano. Possibile che nessuno si chieda come mai  un collega viene mandato, fino ad oggi alla chetichella, magari da domani le cose cambieranno,  a fare dei master a spese dell’Amministrazione, ben sapendo che quel collega avrà delle possibilità in più rispetto agli altri nel suo percorso professionale?  Chi decide quali sono le risorse di pregio che potranno utilizzare denaro pubblico per usufruire di “un’offerta formativa di indubbia qualità” (e chi ne nega la qualità, visto il costo!)?

 E’ possibile che solo la RdB si sia accorta di quello che succede nel business  del futuro?  Non lo crediamo. Ma siamo totalmente  convinti che questa situazione fa comodo a tanti e si rischia che dopo l’iniziale indignazione  e dopo averci scritto qualche decina di e-mail in cui ci dite che siamo bravi, che meno male che ci siamo noi, che per fortuna… lascerete solo a noi  il compito di continuare a denunciare le centomila schifezze che ci circondano.

Noi non ci tiriamo indietro, perché questo è il compito che sappiamo di dover assolvere facendo sindacato veramente, ma francamente  ci aspettiamo che la giusta indignazione di ognuno venga fuori concretamente e ci permetta di non sentirci così soli come troppo spesso accade.

 

 

Roma, 18 dicembre 2007

 

 

                                                                  RdB CUB INAIL

                                                   Coordinamento Nazionale   

                                                       Daniela Mencarelli