Inail: nel Lazio "buoni" pasto, ma non troppo!

Roma -

AGLI ISCRITTI  DELLE SEDI DELLA DIREZIONE REGIONALE LAZIO

 

Da un po’ di tempo ci è saltata all’occhio una voce sul cedolino, posta a fianco dei ticket mensa.

Abbiamo capito di cosa si tratta…

L’INAIL sta applicando la ritenuta Irpef sui ticket al personale delle Sedi della Regione Lazio dal 2016, malgrado con la legge di Stabilità del 2015, la 190/2014, il limite di esenzione fiscale per i buoni pasto elettronici sia stato elevato da euro 5,29 a 7 a partire dal 1 luglio 2015.

Infatti a tutto il personale delle Sedi della Regione e a quello della Direzione Generale che dal 2016 utilizza i ticket elettronici,  avrebbe dovuto essere applicata la totale esenzione fiscale sui buoni pasto.

Invece abbiamo calcolato che su una media annua di 200 ticket, ogni dipendente ha pagato un’Irpef non dovuta per un importo tra i 94 e i 130 euro a seconda del reddito.

Conseguentemente, considerando sempre i 200 ticket medi annui, i Cud e i certificati unici conterrebbero un imponibile errato maggiorato di circa 350 euro l’anno, con ovvie ricadute sui redditi più bassi relativamente alle agevolazioni fiscali legate al reddito (es. Isee per asili nido, tasse universitarie, mense scolastiche, borse di studio ecc.)

Questa mail è rivolta solo al personale delle Sedi di Roma e Regione perché la Direzione Generale, al contrario, ha attuato regolarmente la norma dall’inizio senza applicare al personale alcuna ritenuta sui ticket.

Per esserne certi vi suggeriamo di fare un piccolo calcolo: sommate tutti gli importi alla voce competenze, tranne quelli esentasse (es. bonus l. 190/2014), sottraete la ritenuta INPS e ENPDEP, comparirà un imponibile inferiore a quello indicato nella voce Imp.fiscale. Se a questo aggiungerete l’importo vicino ai ticket con la voce Statistica…

MAGIA! I conti torneranno!

A conferma che sull’imponibile Irpef grava quello calcolato su euro 1,71 per ogni ticket,  malgrado la modifica di legge.

Possibile che l’Amministrazione regionale sia così distratta?  O è l’abitudine a detrarre continuamente somme dai nostri stipendi?

Per non trasformare i buoni pasto in altri bocconi amari, abbiamo segnalato il problema al Direttore Generale e al Direttore Regionale con la lettera che alleghiamo, intenzionati, laddove la nostra teoria dovesse essere confermata,  a far ripristinare la regolarità non solo da oggi in poi, ma anche in forma retroattiva.

 

USB INAIL ROMA E LAZIO