PROSEGUE LA PROTESTA DEGLI ISPETTORI DI VIGILANZA CHIESTO UN INCONTRO AI VERTICI DI INPS-INAIL-INL

Prosegue la protesta degli ispettori di vigilanza contro il decreto Poletti che trasferisce all’Ispettorato Nazionale del Lavoro le risorse delle missioni di INPS e INAIL. Incisive le forme di protesta decise ed attuate dal personale ispettivo: rifiuto dell’uso del mezzo proprio e dell’anticipo delle spese di missione.


Da parte di USB è partita una richiesta d’incontro ai vertici di INPS-INAIL-INL per esaminare le problematiche relative all’attività di vigilanza, alla luce del complesso e non sempre lineare quadro normativo di riferimento.


I coordinamenti regionali degli ispettori nati a seguito di assemblee o formatisi spontaneamente hanno fatto registrare un’ampia partecipazione e una forte determinazione nel voler continuare la protesta.


Tuttavia la vertenza si presenta lunga e difficile, soprattutto in questo momento in cui il quadro politico è in movimento e l’imminenza delle elezioni del 4 marzo determina incertezza su quali saranno i futuri interlocutori.


La vertenza della Vigilanza non deve riguardare più solo il personale direttamente interessato ma tutti i lavoratori, considerato il valore sociale che riveste la funzione svolta dagli ispettori di vigilanza ed il rischio per la tenuta degli enti di previdenza della perdita della funzione di vigilanza.

Con la creazione dell’Ispettorato si è voluto infatti togliere all’Inps ed all’Inail il controllo sulla vigilanza e contestualmente si sta distogliendo parte degli ispettori del lavoro dai propri compiti specifici.

Insomma un papocchio che nasce dalla scelta politica di non investire risorse nell’attività ispettiva.

E tutto questo in un paese in cui la deregolamentazione del lavoro sta portando ad uno sfruttamento senza limiti ed al peggioramento delle condizioni di sicurezza in ampi settori del mondo del lavoro.

Assistiamo ad una recrudescenza degli infortuni sul lavoro che nascono da condizioni di precarizzazione estrema dei lavoratori.

Ci sarebbe bisogno invece di nuove assunzioni in questo settore, di un grande investimento finalizzato ad un’attività che tanto può fare a tutela dei lavoratori di questo paese e della garanzia di regolarità del sistema lavoro.

Come USB ci impegniamo a far crescere l’interesse generale sulla vertenza ed a verificare le reali intenzioni degli Enti.